Dopo la Seconda Guerra mondiale riprese la sua attività con la nomina del direttore Joseph Krips, ma già fino ad allora aveva potuto contare su nomi altisonanti come Richard Strauss, Bruno Walter, Wilhelm Furtwaengler, Georg Szell, Oswald Kabasta e Hans Knappertsbusch. La tradizione è continuata negli anni Cinquanta, quando si è avvalsa di Herbert von Karajan (1950–1960) e Wolfgang Sawallisch (1960 –1970) che hanno plasmato alla perfezione suono e colore strumentale. Ma poi la tradizione si è ancora arricchita (dopo un breve ritorno di Krips) con Carlo Maria Giulini, Gennadij Roshdestvenskij e Georges Prêtre, per arrivare nel ruoli stabili a Rafael Frühbeck de Burgos, Vladimir Fedosejev e Fabio Luisi (dal 2005), fino al giovane svizzero Philippe Jordan. Tutto senza trascurare alcune star-ospiti: Leonard Bernstein, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Claudio Abbado, Carlos Kleiber e Sergiu Celibidache. Fra i 150 concerti e spettacoli d’opera all’An der Wien, l’orchestra riserva molta attenzione anche alle esecuzioni di musica contemporanea. Non solo, continua ad animare importanti occasioni mondiali come il Festival di Bregenz sul lago di Costanza, a conferma di un ruolo prestigioso che dà ulteriore lustro a tutta la città di Vienna.