Daniel Müller-Schott è annoverato fra i migliori cellisti della sua generazione a livello mondiale e può essere ascoltato in quasi tutte le sale da concerto internazionali. Ha studiato con Walter Nothas, Heinrich Schiff e Steven Isserlis, ricevendo anche lezioni private per un anno da Mstislav Rostropovich. Nel 1992, all’età di 15 anni, ha provocato una sensazione a livello internazionale vincendo il 1° premio al concorso di Mosca per giovani musicisti.
E’ ospite di numerose orchestre internazionali di primo piano, negli Stati Uniti con le orchestre di New York, Boston, Cleveland, Chicago, Philadelphia, San Francisco, Los Angeles; in Europa con i Berliner Philharmoniker, il Gewandhaus di Lipsia, le orchestre delle Radio tedesche, di Copenhagen e di Parigi, la London Philharmonic Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, l’Orchestra nazionale di Spagna. In Australia si è esibito con le orchestre di Sydney e Melbourne, come pure in Giappone, Taiwan e Corea. Fra i direttori con cui ha collaborato si possono citare Vladimir Ashkenazy, Thomas Dausgaard, Charles Dutoit, Ivan Fischer, Bernard Haitink, Neeme Järvi, Dmitrij Kitajenko, Andris Nelsons, Krzyzstof Urbanski e numerosi altri. Numerosi anni di collaborazione lo hanno legato a Kurt Masur, Lorin Maazel e Yakov Kreizberg. Per la musica da camera collabora con Baiba Skride e Xavier de Maistre (in trio), in duo con Lauma Skride e Francesco Piemontesi.
Müller – Schott ha avuto sin dall’infanzia una predilezione per la musica di Johann Sebastian Bach. Per la sua prima registrazione ha scelto le 6 suites per violoncello solo di Bach, in occasione del giubileo del 2000. Ha inoltre prodotto un’ampia discografia per Orfeo, Deutsche Grammophon, Hyperion, Pentatone e EMI Classics. Le sue incisioni sono state ripetutamente premiate.