Un recital raro, attesissimo, uno squarcio fra i gloriosi annali della musica sovietica. Bando per una sera ai giovani emergenti, ai talenti in erba, ai boomers non ancora sbocciati che cercano una vana conferma. Stavolta Ascona gioca la carta di una pianista autorevole come Viktoria Postnikova che, oltre a figurare da compagna di strada del grande violinista Yehudi Menuhin, per anni ha fatto coppia fissa con il marito Gennadij Roždestvenskij, con il quale si esibì anche alle Settimane, un’unica volta, nel settembre 1989. Un'artista assolutamente da riscoprire, la cui ricerca sulla tastiera scava in due direzioni: prima alcuni florilegi dal catalogo di Mozart, poi la tenera sequela meteorologica di un album tchaikovskiano, sospeso fra notti bianche, scene di caccia e serate al focolare.