"La musica evoca un sottile gioco di emozioni sul suo volto, completamente interiore - il riflesso fedele del suo modo di fare musica”
Neue Zürcher Zeitung.
"Fare musica è come una seconda lingua per me. La sento come una necessità esistenziale. Non voglio intrattenere il pubblico, voglio che partecipi alle dimensioni profonde della musica".
Il pianista locarnese Francesco Piemontesi si è guadagnato negli anni la reputazione di uno dei principali interpreti del repertorio classico e romantico tedesco. Tra le sue numerose influenze musicali, l’artista evidenzia il ruolo fondamentale dei maestri Arie Vardi e Alfred Brendel, ma soprattutto la concertista francese Cecile Ousset. A lei deve il suo timbro rotondo e la sua tecnica onirica.
In qualità di solista Francesco suona con le più importanti orchestre: i Berliner Philharmoniker, l'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, la London Symphony Orchestra, l'Orchestre de Paris, l'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Chamber Orchestra of Europe e le orchestre sinfoniche di New York, Boston, Chicago, Cleveland e Los Angeles.
Collabora regolarmente con celebri direttori d'orchestra - Gianandrea Noseda, Fabio Luisi, Antonio Pappano, Daniele Gatti, Lorenzo Viotti, Zubin Mehta e Iván Fischer - ed è ospite regolare di festival come Salisburgo, Lucerna, Schleswig-Holstein Music Festival, BBC Proms, Verbier, Aix-en-Provence, Roque d'Anthéron e Mostly Mozart Festival di New York.
Francesco Piemontesi è altrettanto a suo agio nei grandi concerti quanto in piccoli ensemble cameristici. Fra i suoi numerosi partner, Renaud Capuçon, Tabea Zimmermann, Leonidas Kavakos, Martha Argerich, Janine Jansen, Daniel Müller-Schott, Augustin Hadelich e Jörg Widmann.
Recentemente è stato Artist in Residence presso l'Orchestre de la Suisse Romande, la Filarmonica di Dresda e il Festival Menuhin di Gstaad. Ha un rapporto di lunga data con il Festival Schubertiade e la Wigmore Hall di Londra.
https://francescopiemontesi.com/
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© Photo: Luca Sangiorgi
