È con un autore amatissimo nel panorama ungherese che un gruppo formidabile come la Budapest Festival Orchestra fa visita alla rassegna ticinese: il connazionale Ligeti, con la suite del suo eccentrico e grottesco capolavoro Le Grand Macabre, accorpata a uno dei brani linguisticamente più rivoluzionari del panorama classico viennese, l'“Eroica“ di Beethoven. Una carta da visita perfetta (oltre alla deliziosa entr’acte del compianto Louis Andriessen) per avvicinarci al calore, alla robustezza e alla luminosità di questa compagine, che ha nel direttore Iván Fischer una delle sue preziose bacchette di riferimento.
© Photo: Kurcsák István