«Suonare con lei è affascinante» dice di lei il collega violinista Maxim Rysanov «perchè semplicemente sa ascoltare. E come tutte le ottime conversatrici musicali, si intuisce al volo come andrà a reagire davanti alle tue idee». E non a caso i suoi successi sono molteplici. Al Concertgebouw ha battezzato il Concerto per violino del danese Michel van der Aas. In questa stagione ha fatto tour in Europa e concerti con l’Orchestra di Santa Cecilia e Antonio Pappano, la London Symphony Orchestra e Daniel Harding, mentre come musicista da camera ha preso parte a tour-recital con il pianista Itamar Golan. Fondatrice e curatrice dell’Internationaal
Kamermuziek Festival di Utrecht ha un contratto in esclusiva con la Decca. Le future registrazioni includono il Concerto per violino n.1 di Bartók con la London Symphony e quello di Brahms con l’Orchestra di Santa Cecilia. Incisioni precedenti sono un album di Concerti e Sonate di Bach, il Concerto n.2 di Prokofiev, poi Beethoven e Britten con Paavo Järvi, Mendelssohn e Bruch con Chailly e Ciaikovskij con Daniel Harding. Il colore smagliante della sua arcata si deve anche alla qualità straordinaria del violino, uno Stradivari “Barrere” del 1727 prestatogli dalla Elise Mathilde Foundation.