Il suo regalo più gradito probabilmente è stato un pianoforte Steinway ricevuto da András Schiff, come segno inequivocabile di incoraggiamento e di stima. E poco tempo dopo lo stesso Schiff ha voluto fare un concerto con lui, dirigendolo sul podio. A partire dal settembre del 2008 i suoi insegnanti all’Accademia sono stati Jenő Jandó e István Lantos, ma anche Zoltán Kocsis lo ha visionato regolarmente, invitandolo poi a suonare in un concerto con l’Hungarian National Philharmonic Orchestra nel 2009. Il debutto assoluto però era già avvenuto nel 2007, a 14 anni per il Festival Musicale dello Schleswig – Holstein. Ormai i due suonano sempre più spesso insieme, come è capitato una prima volta al Conservatorio di Ginevra, poi in sèguito al Bartók Seminar, al Kronberg Cello Festival e al Bartók+Europe Operafestival. Di recente i due artisti sono apparsi assieme anche a Budapest e Tokyo. Eppure il repertorio pianistico di Benjamin non si limita soltanto alla produzione da camera, ma s’inoltra nella grande tradizione dei Concerti per pianoforte e orchestra (i due di Ravel,s i 3 di Bartók) senza tralasciare la letteratura solistica: in particolare i suoi cavalli di battaglia sono la Sonata in fa minore di Brahms, la Sonata in si bemolle maggiore di Schubert e parecchie Sonate di Beethoven.